Golino, Valèria

attrice cinematografica italiana (Napoli 1966). Esordisce nel 1983 interpretando il film di L. Wertmüller Scherzo del destino, ma ottiene il pieno successo con Storia d’amore (1986) di F. Maselli, con cui vince la Coppa Volpi a Venezia. Le sue successive e numerose interpretazioni la confermano come una delle attrici più interessanti del cinema italiano. Tra i suoi film ricordiamo Rain Man (1988) di B. Levinson, con D. Hoffman e T. Cruise, Puerto Escondido (1992) di G. Salvatores, Come due coccodrilli (1995) di G. Campiotti, Four rooms (1996) di Q. Tarantino, Fuga da Los Angeles (1996) di J. Carpenter, e L’albero delle pere (1998) di F. Archibugi. Nel 1999 torna sul grande schermo con Harem Shuare di F. Ozpetek, seguito nel 2000 da Controventoancora di P. Del Monte e Le cose che so di lei di R. Garcia; nel 2001 è interprete de L'inverno di Nina di Majo. Nel 2003 esce Respiro di Emanuele Crialese e Prendimi (e portami via) di Tonino Zangardi. Nel 2004 recita in 36 Quai des Orfèvres di Olivier Marchal, nel 2005 in La guerra di Mario di A. Capuano (David di Donatello 2006 come miglior attrice) e in Texas di Fausto Paravidino. Nel 2006 sono usciti A casa nostra di Francesca Comencini e La ragazza del lago di Andrea Molaioli; nel 2007 Il sole nero di K. Zanussi. e nel 2008 Caos calmo di A. Grimaldi; nel 2009 L'uomo nero di S. Rubini. Nel 2014 recita in Il capitale umano di P. Virzì, in Il ragazzo invisibile di Salvatores, mentre nel 2015 in Il nome del figlio di Francesca Archibugi e Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino, con cui vince la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2016 è protagonista, insieme a Margherita Buy, del film La vita possibile di Ivano De Matteo. L'anno successivo recita al fianco di Adriano Giannini nel film di Silvio Soldini Il colore nascosto delle cose. Nel 2018 è diretta nuovamente da Salvatores in Il ragazzo invisibile- Seconda generazione, è protagonista del film Figlia mia di Laura Bispuri e recita ne I villeggianti di Valeria bruni Tedeschi. Nel 2019 interpreta il ruolo della contessa in Ritratto della giovane in fiamme, film diretto da Celine Sciamma e vincitore del Prix du Scènario al Festival del Cinema di Cannes. Nello stesso anno recita in 5 è il numero perfetto di Igort (pseudonimo di Igor Tuveri), per il quale ha vinto il David di Donatello e il Nastro d'Argento come miglior attrice non protagonista, in Adults in the room del regista greco Costa-Gavras, e in Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores. Nel 2020 è diretta invece da Stefano Mordini in Lasciami andare e da Nicolangelo Gelormini in Fortuna. Golino si è cimentata anche alla regia con il film Miele (2013) e Euforia (2018). Nella sua carriera ha vinto tre David di Donatello e cinque Nastri d'Argento. 

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