Henze, Hans Werner

compositore tedesco (Gütersloh, Vestfalia, 1926-Dresda 2012). Studiò con W. Fortner a Heidelberg e con R. Leibowitz a Parigi. Dopo aver collaborato con il Deutsches Theater di Costanza e aver diretto il balletto del teatro di Wiesbaden, si stabilì in Italia nel 1953. Accanto al lavoro di compositore svolse attività di direttore d'orchestra e insegnante. Inizialmente vicino all'avanguardia post-weberniana, con l'opera Boulevard Solitude (1952) se ne discostò, proseguendo, sempre in funzione di un'immediata chiarezza comunicativa, nella direzione di un libero ed eclettico uso di atteggiamenti stilistici del passato e recenti, spregiudicato e tecnicamente eccellente ma secondo alcuni passibile di artigianale indifferenza. Legò la propria musica a testi di esplicito significato politico (El Cimarron, 1969-70); la sua produzione più significativa comprende inoltre opere teatrali (fra cui Elegia per giovani amanti, 1961, I bassaridi, 1966, e We Come to the River, 1976), balletti, nove sinfonie e varia musica vocale (cantate e altro, fra cui Novae de infinito laudes, 1962, Das Floss der Medusa, 1968, e le liriche Voices, 1973). Nel 1996 uscì il libro di memorie Reiselieder mit böhmischen Quinten. Autobiographische Mitteilungen 1996-1995, che può essere considerato la summa delle esperienze personali e artistiche del compositore.

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