Hjulström, curve di-

curve (così dette dallo studioso svedese F. Hjulström che le formulò in un suo saggio pubblicato presso l'Istituto di geologia di Uppsala nel 1935) che mettono in evidenza le modalità d'azione delle acque correnti sui materiali mobili, consentendo di definire in funzione delle dimensioni del materiale e delle velocità della corrente (rispettivamente in ascissa e in ordinata, in scala logaritmica) i limiti dei campi di erosione, trasporto e sedimentazione. L'andamento della curva che separa i campi del trasporto e della sedimentazione indica che gli elementi a partire dai 10 μ (sotto tale valore rimangono in sospensione) sedimentano in funzione del loro peso, tanto più in fretta quanto più sono pesanti. L'andamento della curva che separa i campi dell'erosione e del trasporto mette in evidenza da un lato che per prendere in carico particelle attorno al micron occorrono, a causa della maggiore coesione dovuta ad azioni elettrostatiche, velocità dell'ordine di 300 cm/s, che le velocità minime sono relative alla messa in moto di particelle del diametro tra 10 e 100 μ, dall'altro che per le particelle superiori a 100 μ la velocità necessaria per prenderle in carico cresce con la dimensione così che la curva in questo settore è vicina e parallela a quella limite tra trasporto e sedimentazione. Ciò significa che per le particelle più grosse il trasporto è praticamente possibile solo se la velocità della corrente è tale da consentire di mettere in moto particelle di analoghe dimensioni.

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