Iosif, Stefan Octavian

poeta romeno (Brasov 1875-Bucarest 1913). Aderì al seminatorismo, collaborando, anche come condirettore, alla rivista Semănătorul (Il seminatore). Cantò, con il rimpianto di averlo abbandonato, il villaggio, descrivendo il mondo e la vita dei contadini, e rievocò figure e momenti della storia romena, idealizzandoli in opposizione alla meschinità del presente (Versi, 1897; Patriarcali, 1901; Poesie, 1902; Credenze, 1906). L'abbandono della moglie gli ispirò i disperati Canti (1912), che sono quasi un diario. Eccezionale traduttore di poeti magiari (Petöfi), francesi (Verlaine) e soprattutto tedeschi (Heine), Iosif scrisse varie opere in collaborazione con D. Anghel.

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