Iuglandàcee

sf. pl. [sec. XIX; dal latino iuglans-andis, noce]. Famiglia (Juglandaceae) di piante dell'ordine Fagali con ca. 60 specie diffuse dalle regioni tropicali a quelle temperate; in Europa cresce spontanea la sola specie Juglans regia, il noce comune, assai coltivato nei Paesi del Mediterraneo. Le Iuglandacee sono piante arboree, spesso aromatiche o resinose, con legno molto duro e resistente, di colore più o meno scuro, e con foglie caduche, alterne, pennato-composte, prive di stipole. Le Iuglandacee sono piante monoiche o meno frequentemente dioiche, a impollinazione anemogama; hanno fiori unisessuali, incospicui, con 0-4 tepali, quelli maschili con calice saldato alla brattea che li avvolge e riuniti in amenti; quelli femminili con calice saldato all'ovario, isolati o riuniti in piccoli gruppi. L'ovario è infero, uniloculare e contiene un solo ovulo; il frutto è una drupa o più raramente una noce; il seme, sprovvisto di albume, ha due cotiledoni più o meno contorti e ondulati. Le Iuglandacee hanno notevole importanza economica soprattutto per il legname, sovente assai pregiato (noce comune o europeo, noce nero o americano, hickory, pecan); di varie specie sono utilizzati anche i semi, che sono eduli. La famiglia è costituita da 8 generi tra i quali Carya, Juglans e Pterocarya.

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