Jarrett, Keith

pianista, multistrumentista e compositore jazz statunitense (Allentown, Pennsylvania, 1945). Bambino prodigio, si è rivelato (1967) nel quartetto del sax tenore C. Lloyd. Dal 1970, grazie anche alla breve collaborazione con Miles Davis, è divenuto il più popolare pianista jazz. Ha spesso capeggiato un trio o quartetto, ma è noto soprattutto per le lunghe escursioni improvvisate in solitudine, spesso condotte in totale libertà. Nella sua musica, ora tortuosa e tormentata, ora cantabile, infantile e di facile ascolto, si riverberano echi del romanticismo e della musica country. Nel 1975 registra un concerto in Germania, il cui disco The Köln Concert vende milioni di copie in tutto il mondo, Alla fine degli anni Ottanta, Jarrett ha strutturato la sua attività in tre filoni principali: quello dei concerti per piano solista, quello della rivisitazione dei grandi standard del jazz, con il trio formato insieme a Gary Peacock (contrabbasso) e Jack DeJohnette (batteria), e quello delle incisioni di musica classica e contemporanea. Delle sue incisioni in collaborazione con Peacock e DeJohnette si ricordano: The Cure (1990), Bye Bye Blackbird (1991), omaggio a M. Davis, e la raccolta Keith Jarrett At The Blue Note: The Complete Recordings (1995). Personaggio di spicco di un nuovo sincretismo musicale, Jarrett nel 1995 si è esibito anche alla Scala di Milano, tradizionale tempio della musica classica. In ambito classico si ricordano alcune sue incisioni come: il secondo volume del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach (1991), la raccolta di 24 Preludi e Fughe di Šostaković (1992) e una selezione di composizioni di W. A. Mozart, pubblicata nel 1996 e comprendente tre Concerti (K. 488, K. 595 e K. 467), una Sinfonia (K. 550) per piano e orchestra e la Musica funebre massonica.

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