Kitano, Takeshi

regista e attore cinematografico giapponese (Tōkyō 1948). Personalità poliedrica - filosofo, sportivo, presentatore televisivo, per anni uno dei maggiori comici radiofonici del suo Paese, scrittore - come regista Kitano si è largamente ispirato al noir occidentale, senza tuttavia perdere il legame con la cultura nipponica. I suoi personaggi, pur segnati da esistenze malinconiche e spesso violente, sono capaci di gesti di incredibile pietà umana: così sono il detective di Violent Cop (1989) e il gangster di Boiling Point (1990), mentre un'eccezione rappresenta il ragazzo sordomuto di Scene at the Sea (1991). Il mondo di Kitano riemerge ancora in tutta la sua disperazione in Sonatine (1993), forse la sua migliore pellicola, assieme a Kids Returns (1996), un appassionato ritratto dell'adolescenza, e a Hana-Bi, Leone d'oro alla Mostra di Venezia nel 1997. Nel 1999 ha ha girato il commovente L’estate di Kikujiro, mentre nel 2000 ha realizzato Brother, film sulla yakuza, la temibile mafia giapponese. Nel 2002 è uscito Dolls, un'opera intensa, scarna, di grande rigore formale, ed è stato pubblicato Asakusa Kid, un piccolo libro scritto nel 1988, prima del suo debutto cinematografico, in cui Kitano racconta gli esordi nel mondo dello spettacolo. Nel 2003 ha vinto, alla Mostra del cinema di Venezia, il Leone d'argento con Zatoichi, film di cui è sia regista sia interprete. Sempre a Venezia ha presentato Kantoku Banzai (2007), in cui un regista vuole realizzare un film inserendo tutti i generi possibili, l'episodio One Fine Day nel film collettivo Chacun son cinéma (2007) e Akires to kame (2008: Achille e la tartaruga), film che racconta la storia di un artista. In seguito Kitano torna alla yakuza presentando Outrage al Festival di Cannes del 2010 e Outrage Beyond al Festival del Cinema di Venezia del 2012.

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