Kobayashi, Masaki

regista cinematografico giapponese (Hokkaidō 1916-Tōkiō 1996). Assistente di Kinoshita, si mise in luce negli anni Cinquanta con film polemici sui criminali di guerra, sulla corruzione sportiva, sull'occupazione statunitense e si impose internazionalmente con la trilogia La condizione umana (1958-61) da Jumpei Gomikawa, la cui prima parte, Nessun amore è più grande, fu premiata alla Mostra di Venezia. Diresse poi l'impressionante Harakiri (1962), Storie spaventose (1964), episodi ispirati a novelle di Lafcadio Hearn, L'ultimo samurai (1967), Giovani del Giappone (1968), La locanda del male (1970), Kaseki (1973), prima di essere emarginato per un lungo periodo dall'industria cinematografica. È tornato a lavorare negli anni Ottanta, realizzando Il tavolo vuoto (1985).

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