Koeppen, Wolfgang

scrittore tedesco (Greifswald 1906-Monaco di Baviera 1996). Attore, regista, narratore di viaggi, si è rivelato uno dei più singolari talenti narrativi della Germania contemporanea con il romanzo Tauben im Gras (1951; Colombi nell'erba), splendido documento dell'anno zero tedesco. Das Treibhaus (1953; La serra) ci rappresenta la ricostruzione “in serra” del Paese distrutto operata dal governo di Bonn. Tra le altre opere si ricordano Der Tod in Rom (1954; La morte a Roma), Amerikafahrt (1959; Viaggio in America), Romanisches Café (1971; Caffè latino), Jugend (1976; Giovinezza), Die elenden Skribenten (1981; Gli scribacchini miserabili). Di carattere prevalentemente autobiografico è il testo in prosa Es war einmal in Masuren (1991; Accadde in Masuria). In Jacob Littners Aufzeichnungen aus einem Erdloch (1992; Appunti di Jacob Littners da un buco nella terra) ha narrato la storia di un filatelico ebreo cui i nazisti danno la caccia per mezza Europa, una vicenda che, con l'andare del tempo è divenuta la storia stessa dell'autore. Ha pubblicato inoltre Ich bin gerne in Venedig warum (1995; Sto bene a Venezia perché) e Einer, der schreibt (1995; Uno che scrive).

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