Krajina

regione storica della Croazia il cui nome in lingua serba (propr. Vojina Krajina) ha il significato di confine militare. Indica, infatti, l'area del confine che per circa cinque secoli, e fino alla seconda metà del sec. XIX, divise l'Impero austro-ungarico e l'Impero ottomano, militarizzata e colonizzata a opera dell'amministrazione austriaca facendo ricorso alle popolazioni slave meridionali (in prevalenza serbi ortodossi) che vi si erano rifugiate sotto l'avanzata turca. Si tratta di una fascia che abbraccia da W e da N la Bosnia ed Erzegovinadistendendosi dalla Dalmazia al corso del fiume Sava fino alla sua confluenza nel Danubio. Corrisponde a parte delle regioni storiche della Dalmazia, della Posavina e della Slavonia; nell'ambito della ex Iugoslavia faceva parte della Croazia. Al momento dell'indipendenza delle repubbliche ex federate (1990), la popolazione serba della Krajina richiese al governo croato la concessione di uno statuto autonomo, poi proclamò (1991) la Repubblica serba della Krajina (dalla quale si dovettero allontanare circa 250.000 Croati), con capitale a Knin, per qualche tempo sostenuta dalla Serbia; l'esercito della Krajina arrivò a controllare fino a circa un terzo (oltre 17.000 km²) del territorio già appartenente alla ex repubblica iugoslava di Croazia ed ereditato dalla nuova Croazia. Il territorio della Repubblica serba di Krajina fu riconquistato dalla Croazia nell'agosto 1995.

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