Lòi, Franco

poeta italiano (Genova, 1930-Milano, 2021). Di famiglia sarda trapiantata a Milano nel 1937, ha assimilato perfettamente il dialetto milanese, usato nelle sue poesie, in una originale tessitura, ricca di contaminazioni gergali, manipolazioni, arcaismi e neologismi. Tra le sue raccolte più note vanno citate I cart (1973), Poesie d'amore (1974), Stròlegh (1975), Teater (1978), Liber (1988) e Umber (1993). Nel romanzo in versi L'angel (1995), ha percorso la storia italiana dagli anni Trenta alla strage di piazza Fontana, raccontata in un dialetto milanese che riesce a fornire una forma appropriata alla mutevole materia dell'inconscio. Nella raccolta di poesie Amur del temp (1999) Loi ha rappresentato in modo visionario una sorta di sospensione della dimensione temporale, lontana dalla frenesia della società occidentale contemporanea. In Isman (2002) si percepisce, nell'alternarsi dell'invettiva e dell'humor, una possibile armonia tra le vicende felici e quelle drammatiche dell'esistenza. Tra le opere più recenti si ricordano Aquabella (2004),  I niul (2012) e Nel scûr (2013). Oltre alle raccolte poetiche, Loi è stato autore di un libro di racconti dal titolo L'ampiezza del cielo, e di alcuni saggi tra i quali si ricordano Diario breve (1995), La lingua della poesia (1995), Poesia e religione (1996), Franco Loi, (10 giugno 2010), conversazione con Maurizio Meschia (2010). Nella sua carriera Loi è stato insignito di numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Bonfiglio, il premio Nonino, il Premio Librex Montale, il Premio Brancati (sezione poesia), l'Ambrogino d'oro (massima onorificenza conferita dal Comune di Milano) e il Sigillo Longobardo della Regione Lombardia. Loi è stato inoltre redattore del Sole 24 ore. Loi è morto a Milano il 4 gennaio 2021, all'età di 91 anni. 

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