Labròca, Màrio

compositore e critico musicale italiano (Roma 1896-1973). Allievo di O. Respighi e di G. F. Malipiero, si segnalò dopo il 1920 come uno dei più interessanti esponenti del neoclassicismo italiano. Svolse anche un'intensa attività di organizzatore: sovrintendente del Teatro Comunale di Firenze, del Maggio Musicale Fiorentino (1935-43), della Fenice di Venezia (1946-47); direttore artistico del teatro alla Scala (1947-49), condirettore dei programmi musicali della R.A.I. (1948-58); direttore artistico della Fenice e del Festival Internazionale di musica della Biennale di Venezia (dal 1959). Tra i suoi numerosi scritti, notevoli le monografie su G. F. Malipiero (1957 e 1967) e A. Toscanini (1966), nonché il libro di memorie L'usignolo di Boboli (1959).

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