Landero, Luis

scrittore spagnolo (Alburquerque, Estremadura 1948). Il suo romanzo Juegos de la edad tardía, pubblicato (dopo una lunga elaborazione) nel 1989, ha conseguito un folgorante successo, essendo stato subito laureato col Premio nazionale di letteratura e tradotto in varie lingue. Si tratta di una narrazione di tipo donchisciottesco, per il sottile umorismo che la sottende e la fresca originalità del dialogo, nella quale va nascendo a poco a poco – da due modesti impiegati – un terzo personaggio, il fantomatico poeta Faroni, creato dall'immaginazione del primo dei due, il burocrate (l'altro è un commesso viaggiatore). Il poeta inesistente diventa il vero protagonista e genera a sua volta altri fantasmi, in un sottile quanto divertente gioco dialettico di antitesi e conflitti, nel quale si stemperano, moltiplicandosi, le deboli identità dei due personaggi “veri” (ma non “reali” quanto quello fantastico, molto più libero e forte di loro). Sorprende soprattutto la fermezza di mano con cui lo scrittore è capace di controllare, fino alla fine imprevista, il delirante gioco da lui suscitato. Successivamente si è dedicato alla prosa giornalistica, un genere ibrido fra cronaca, racconto e saggio, i cui scritti sono stati raccolti in Entre líneas (1996). Nel 2007 è uscito Hoy, Júpiter.

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