Lee, Spike

regista cinematografico statunitense (Atlanta 1957). È il nome di punta di una generazione di cineasti neri americani affermatisi nel corso degli anni Ottanta. Il suo discorso, dal taglio ora sarcastico ora drammatico, sempre comunque incisivo e originale, si muove all'interno del conflitto razziale nella società USA. Tra i primi film di successo vanno menzionati Lola Darling (1983), Aule turbolente (1988), il durissimo Fa' la cosa giusta (1989), il musicale Mo' Better Blues (1990), l'intenso Jungle Fever (1991), sull'impossibile amore tra un nero e un'italo-americana, e ancora Malcolm X (1992), che narra in stile documentario la storia del leader nero ucciso a New York nel 1965. Successivamente ha realizzato Crooklyn (1994), con cui si è tuffato nella memoria degli anni Settanta, Clockers (1995), atto di accusa contro lo spaccio di droga che distrugge la vita nei ghetti neri, e Girl 6-Sesso in linea (1996), spiritosa commedia di caratteri. Con Bus-In Viaggio (1996), He Got Game (1998), L’estate di Sam (1999) e Bamboozled (2000) è tornato più esplicitamente al messaggio politico-sociale. Nel 2002 è uscito 25th Hour che ha come sfondo la New York post 11 settembre 2001. Nel 2004 ha diretto Lei mi odia, commedia sull'inseminazione naturale, nel 2005 All the invisible children, opera collettiva sulle difficoltà dell'infanzia e nel 2006 Inside Man, in cui racconta lo scontro tra un poliziotto e un ladro durante una rapina. Sempre nel 2006 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia When the leeves broke, documentario sulla tragedia dell'uragano Katrina del 2005. Nel 2008 il regista ha presentato Miracolo a Sant'Anna, film di guerra drammatico ambientato durante la seconda guerra mondiale nel paesino toscano di Sant'Anna di Stazzema e nel 2013 ha diretto Oldboy.

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