Lewis, Jerry

nome d'arte dell'attore e regista cinematografico statunitense Joseph Levitch (Newark, New Jersey, 1926- Las Vegas 2017). Importante comico hollywoodiano, in coppia con D. Martin in sedici film dal 1949 al 1956, poi da solo (e per lo più diretto da Frank Tashlin), iniziò nel 1960, con Ragazzo tuttofare, a dirigere se stesso. Nel 1963 con Le folli notti del dottor Jerryll e l'anno dopo con Jerry 8 e 3/4 giunse a risultati di frenetica ambiguità, assurdità e nevrosi, definendo il proprio personaggio: un individuo frustrato da complessi di ogni tipo che si scaricano nelle manie più isteriche e infantili, le quali spesso svelano e illuminano i recessi oscuri di un universo considerato normale in confronto al protagonista e invece enormemente più angoscioso. Tra i film successivi: I sette magnifici Jerry (1965), Jerryssimo (1969), Scusi, dov’è il fronte? (1971), Hardly Working (1979), Re per una notte (1983) e Qua la mano, Picchiatello! (1983). In seguito si è limitato a sporadiche partecipazioni, come in Cookie (1991) di S. Seidelman e Mr. Saturday Night (1992) di B. Crystal. Nel 1999 ha ottenuto al Festival del Cinema di Venezia il Leone d'oro alla carriera. Nel 2016, un anno prima della morte, ha interpretato il suo ultimo ruolo come attore nel film I corrotti. 

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