Ljubimov, Jurij Petrovič

regista teatrale russo (Jaroslavl 1917-Mosca 2014). Si è riveato al teatro Vachtangov di Mosca. Direttore (dal 1964) del Teatro della Taganka, si è riallacciato alla grande tradizione della scena sovietica degli anni Venti e, facendo tesoro della lezione brechtiana, ha allestito una serie di spettacoli di avanguardia rispetto al conformismo imperante e che hanno acquisito vasta fama anche oltre i confini nazionali. I titoli più famosi sono I dieci giorni che sconvolsero il mondo (1964) dal reportage di J. Reed, Gli antimondi (1964) di Visnevskij, Tartufo (1969), Amleto (1971), La madre (1976) di Gorkij e Il maestro e Margherita (1977) dal romanzo di Bulgakov. Nel 1975 ha messo in scena per la Scala di Milano l'opera di L. Nono Al gran sole carico d'amore. Nel 1982 ha lasciato l'Unione Sovietica lavorando in vari Paesi dell'Europa occidentale. Tornato in Russia dopo cinque anni di esilio, Ljubimov ha ripreso la direzione del Teatro Taganka di Mosca, per il quale ha firmato nel 1993 Omaggio a Zivago, l'adattamento del romanzo di Pasternak accolto da molte critiche al Wiener Festwochen. Ha poi portato sulla scena Gogol Suite, una successione di brani tratti dalle musiche di scena scritte da Alfred Snitke per uno spettacolo intitolato La storia del Revisore, che ha avuto come interpreti le voci dei Solisti del Teatro Bolšoj di Mosca e l'Orchestra Filarmonica di Sofia. Nel 1997 ha messo in scena, sempre al Taganka, I fratelli Karamazov.

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