Mèlzi d'Erìl, Francésco

uomo politico (Milano 1753-Bellagio 1816). Esponente del patriziato colto e illuminato di Lombardia, dopo essere stato decurione di Milano viaggiò a lungo in Francia, Spagna e Inghilterra entrando in contatto con molti dei rappresentanti più in vista della civiltà illuministica. Chiamato da Napoleone nel comitato di finanza della Repubblica Cisalpina (1797), prese poi parte al Congresso di Radstadt (novembre 1797-aprile 1799) e ai comizi di Lione, divenendo quindi vicepresidente della Repubblica (1802). Quantunque avesse più volte vagheggiato la costituzione di un unico regno dell'Italia settentrionale come primo passo verso l'unificazione di tutta la penisola, secondò attivamente i disegni napoleonici al punto di essere accusato di scarsa indipendenza e di zelo eccessivo. Costituitosi il Regno d'Italia fu nominato cancelliere guardasigilli (1805) e duca di Lodi (1807).

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