Méda

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comune in provincia di Monza e Brianza, 221 m s.m., 8,34 km², 21.266 ab. (medesi), patrono: Natività di Maria Vergine (8 settembre).

Cittadina situata al limite settentrionale dell'alta pianura milanese, sulla sponda sinistra del torrente Seveso. L'abitato, che è stato interessato da una grande espansione edilizia, è unito senza soluzione di continuità con i centri di Seveso a SW e di Cabiate, in provincia di Como, a NE. Possesso del monastero di San Vittore, divenne libero comune nel 1219. Nel luglio 1976 il centro venne investito con i vicini comuni di Cesano Maderno, Desio e soprattutto Seveso, da una nube di diossina proveniente dallo stabilimento chimico dell'ICMESA, subendo notevoli danni ambientali e sanitari. § Il complesso monumentale più interessante è costituito dalla settecentesca villa Antona-Traversi, sorta su un antico convento benedettino. L'adiacente chiesa di San Vittore è del primo Cinquecento; conserva affreschi di maestri lombardi, tra cui L. Morgari e forse B. Luini. § L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori della lavorazione del legno (vi si producono mobili artistici esportati in tutto il mondo), chimico, meccanico, edile, dell'abbigliamento, dei materiali da costruzione (marmi, onici, graniti), della gomma e delle materie plastiche (imballaggi). L'agricoltura (cereali, foraggi) e l'allevamento completano il quadro economico.

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