Maastricht

Indice

capoluogo della provincia del Limburgo (Paesi Bassi), 120.221 ab. (stima 2006).

Generalità

Situata sul fiume Mosa, presso il confine con il Belgio, al margine occidentale del bacino carbonifero di Aquisgrana e all'incrocio di numerosi canali navigabili. La città ebbe organico sviluppo urbanistico solo verso la fine del sec. XIX, allorché fu demolita la cinta di fortificazione. Tra i quartieri moderni il Céramique è situato sulla sponda orientale del fiume Mosa, vicino al vecchio quartiere Wijck. Negli anni Novanta è stato realizzato un progetto di recupero di un'area industriale dismessa (con musei, appartamenti, uffici, ristoranti, centri commerciali) cui hanno preso parte architetti di fama internazionale quali Álvaro Siza, Aldo Rossi, Wiel Arets, Jo Coenen. Maastricht è un notevole centro culturale e sede di università. Nel febbraio 1992 vi venne firmato il Trattato sull'Unione Europea (detto anche Trattato di Maastricht), una tappa determinante del processo di unificazione economica e politica dell'Europa.

Storia

La città fu fondata nel sec. I d. C., sulla riva sinistra della Mosa, a difesa di un importante nodo di comunicazione tra la Francia e la Germania. Sede di un vescovado dal 382, Maastricht ebbe rapida ascesa politica e religiosa in età merovingia. Nell'881 venne devastata dai Normanni, ma riacquistò vitalità e importanza prima con i duchi del Brabante e in seguito sotto la sovranità dei vescovi di Liegi (fino al 1530), quando vi fiorì l'architettura romanica e gotica. In quanto piazzaforte di frontiera fu assediata in numerose occasioni: nel 1579 dagli Spagnoli, nel 1673 dai Francesi, nel 1830-31 dai Belgi. Durante la prima guerra mondiale, accolse un cospicuo numero di profughi, provenienti soprattutto dal Belgio. Occupata dalle truppe tedesche nel 1940, fu la prima città olandese a essere liberata (settembre 1944).

Arte

Alcuni resti delle fortificazioni che cingevano anticamente l'abitato sono visibili lungo il corso della Jeker: la Helpoort (porta dell'Inferno), la Jekertoren (torre della Jeker) e l'Onze Lieve Vrouwevall (vallo di Nostra Signora) sono duecentesche, mentre la Pater Vink Toren risale al 1350 circa. La chiesa più antica e più importante per valori architettonici (nartece, absidi, coro) è la cattedrale di San Servazio (sec. XI-XII); di forme romaniche, ma con posteriori aggiunte gotiche, ha al suo interno il grande atrio occidentale (forse di età carolingia) e la sala dell'Imperatore (1165-77); nella camera del Tesoro sono custoditi mirabili capolavori di orificeria mosana (reliquiario del santo, opera di G. de Claire del 1160), oggetti liturgici, avori e statue. Dello stesso periodo è la basilica di Nostra Signora (sec. XI), che in alcune sue parti (coro con deambulatorio) illustra le maggiori manifestazioni del tardo stile romanico renano, accanto a interessanti aggiunte gotiche successive (volte, chiostro, ecc.). Tipicamente gotiche sono le chiese di San Giovanni (sec. XIV-XV), di San Mattia e le ex chiese conventuali dei Domenicani, dei Francescani e dei Crociferi. Gotico è anche il municipio vecchio (Dinghuis), mentre il municipio successivo, con torre campanaria centrale, risale alla seconda metà del sec. XVII (opera di P. Post). Al Seicento appartengono l'ex chiesa dei Gesuiti (di P. Huyssens), la più tarda chiesa degli Agostiniani, il convento dei Bonnefanten e alcuni esempi di architettura civile. Il Bonnefantenmuseum è una costruzione realizzata nel 1995 da un progetto di Aldo Rossi. Formato da tre edifici in mattoni rossi e una torre ottagonale di 28 m, il museo ospita sculture medievali, argenti, dipinti italiani dei sec. XIV-XVI, tele di antichi maestri fiamminghi (Bruegel il Giovane, Rubens, Van Dyck) e lavori di artisti contemporanei (LeWitt, Serra, Mertz). Nel cinquecentesco palazzo del Governatore Spagnolo, il museo omonimo è costituito da alcune stanze arredate con mobili, oggetti, argenti e dipinti dei sec. XVII-XVIII. Nel Museo di Storia Naturale è documentata l'evoluzione della parte meridionale del Limburgo con fossili, pietre, esemplari di flora e fauna locali.

Economia

Maastricht è un attivo mercato agricolo e zootecnico, sede di industrie alimentari, chimiche, metalmeccaniche, cartarie, del vetro, delle ceramiche, elettrotecniche, del cemento e del tabacco. Di notevole importanza è il terziario, in cui spicca ilo turismo. La città, con tutta la sua provincia, fa parte dell'Euregio Mosa-Reno, un'iniziativa di cooperazione economica che comprende un'ampia regione a cavallo tra Paesi Bassi, Belgio, Francia e Germania. Aeroporto.

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