Maccagno con Pino e Veddasca

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comune in provincia di Varese (34 km), 210 m s.m., 41,96 km², 2600 ab. (maccagnesi), patrono: santo Stefano (26 dicembre) e san Materno (18 luglio). Il comune è stato istituito nel 2014 dalla fusione dei preesistenti comuni di Maccagno, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore e Veddasca. 

Centro esteso lungo la sponda orientale del Lago Maggiore, alla foce del fiume Giona; sede comunale è Maccagno Superiore. Di antichissime origini, come dimostrano i reperti archeologici preromani e romani, nel Medioevo Maccagno Superiore fece parte del feudo delle Quattro Valli, mentre Maccagno Inferiore, elevato a corte imperiale nel 962 e perciò autonomo, fu attribuito alla famiglia Mandelli; nel 1692 passò ai Borromeo. § A Maccagno Superiore è la chiesa di Sant'Antonio, dove sono conservati affreschi (Scene della Passione) di Antonio da Tradate. A Maccagno Inferiore è interessante la struttura urbana medievale, che si snoda lungo due strade parallele, a diversa quota, collegate da vicoli e gradinate a volta. Nella frazione di Campagnano sono l'oratorio di San Rocco (sec. XVI) e la chiesa di San Martino, iniziata nel sec. XVI e completata nei sec. XVIII e XIX. Il Museo “G. V. Parisi Valle” ospita opere di artisti moderni e contemporanei tra cui Capogrossi, Balla e Burri. § L'economia si basa sul turismo di villeggiatura estiva, sul commercio e sulla piccola industria tessile.

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