Manabe, Syukuro

climatologo e fisico giapponese naturalizzato statunitense (Shingū 1931). Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Tokyo (1958), si trasferisce negli Stati Uniti dove lavora al General Circulation Research Section del U.S. Weather Bureau, quindi a Washington e a Princeton al Laboratorio di dinamica dei fluidi geofisici del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Qui inizia a sviluppare un modello radiativo-convettivo dell'atmosfera e a studiare il ruolo dei gas serra, dell'anidride carbonica e dell'ozono nei cambiamenti della struttura termica dell'atmosfera. Nel 1997 al 2001 ricopre il ruolo di Direttore della divisione di ricerca sul riscaldamento globale al Frontier Research System for Global Change in Giappone e tiene lezioni in diverse università del Paese. Nel 2002 ritorna negli Stati Uniti per collaborare al Program in Atmospheric and Oceanic Sciences dell'università di Princeton. Nel 2021 ha ricevuto il premio Nobel per la fisica, insieme a Klaus Hasselmann e separatamente da Giorgio Parisi, «per la modellizzazione fisica del clima terrestre, quantificando la variabilità e prevedendo in modo affidabile il riscaldamento globale». E’ la prima volta che il Nobel viene assegnato per studi legati alla climatologia.

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