Mandèllo del Làrio

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comune in provincia di Lecco (10 km), 214 m s.m., 41,77 km², 10.003 ab. (mandellesi), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Centro posto sulla sponda orientale del ramo lecchese del lago di Como, ai piedi del gruppo montuoso delle Grigne. Sede di pretorio romano e corte regia longobarda, fu uno dei più importanti contadi dell'alto Milanese, citato in documenti dei sec. IX e X. Divenuto libero comune, entrò nell'orbita comasca e godette della particolare protezione di Federico Barbarossa, che ne investì Alcherio Bertola (1160). Dai Visconti, sotto la cui signoria passò nel 1335, ottenne statuti propri, mentre dagli Sforza (1450) fu infeudato ai Dal Verme e ai Sanseverino; quindi, incluso nella contea della riviera, passò agli Sfondrati.§ Alla parrocchiale di San Lorenzo, ricostruita nel Seicento e decorata con stucchi, affreschi e dipinti, è addossato un campanile romanico. Il complesso secentesco del santuario della Madonna del Fiume, preceduto da un pronao, ha una Via Crucis lungo il viale di accesso. La chiesetta di San Giorgio (sec. XIII-XIV), posta sopra il paese, a navata unica con soffitto a capriate, conserva affreschi dei sec. XV-XVI. Molte sono le case porticate, una delle quali rivela l'antica struttura di una torre medievale. Appartenenti al periodo liberty sono invece le ville Falck e Fasoli.§ Nell'industria spicca il comparto metalmeccanico, rivolto in particolare alla produzione di motociclette (qui è la sede storica della Moto Guzzi), cilindri e ricambi per motoveicoli e autoveicoli, minuterie metalliche e componenti per macchine. Altri comparti sviluppati sono quelli cartotecnico, elettrotecnico e degli imballaggi. Importante è il turismo di villeggiatura, escursionistico e sportivo (canoa e altri sport acquatici).§ Il Museo del Motociclo Moto Guzzi conserva i modelli realizzati dal 1921 a oggi; sono inoltre esposti prototipi di motori e di moto da gara.

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