Martina Franca (città)

Indice

comune in provincia di Taranto (30 km), 431 m s.m., 295,42 km², 47.813 ab. secondo una stima del 2007 (martinesi), patrono: san Martino (11 novembre) e santa Comasia (4 luglio).

Generalità

Cittadina della Murgia dei Trulli, posta su una collina dominante la valle d'Itria. L'abitato presenta una pianta quasi circolare, delimitata da un ampio viale che segue il tracciato delle mura antiche. Da diversi punti del paese si gode un incantevole panorama sull'intera vallata punteggiata da trulli.

Storia

Le sue origini risalgono a un antico villaggio (San Martino), risalente al sec. X e popolato da profughi tarantini e monaci basiliani, che ingrandito agli inizi del sec. XIV dal principe di Taranto Filippo d'Angiò, fu beneficiato da privilegi e franchigie, come ricorda il suo nome attuale. Nel Quattrocento Martina Franca fu contesa tra il demanio regio e il principe di Taranto; eretta a ducato nel 1507, fu ceduta ai Caracciolo, che la tennero fino al 1827. Nel 1529 respinse l'assedio dei francesi e nel 1799 si ribellò ai Borbone, subendone poi la spietata reazione.

Arte

L'antico nucleo, in stile barocco, rimasto intatto dopo il sec. XVIII, conserva palazzi e case con balconi sporgenti e grandi logge a una o a due arcate sovrapposte, che costituiscono un elemento peculiare dell'architettura locale. Fra gli edifici civili dei sec. XVII e XVIII spiccano il Palazzo Ducale (1668), sede municipale, il Palazzo della Corte (1763) e la torre dell'Orologio (1734); fra quelli religiosi, invece, la chiesa della Madonna del Carmine (1730) e quella di San Domenico (1760), dal ricco prospetto. La settecentesca collegiata di San Martino ha una sontuosa facciata, con un gruppo scultoreo in pietra locale (San Martino e il povero) posto sopra il portale, e l'interno, a croce latina, riccamente ornato.

Economia

La maggior parte del territorio è coltivata a viti, con produzione di vino e spumante martina DOC. L'agricoltura produce, inoltre, cereali, olive e foraggi; tradizionale è l'allevamento dell'asino martinese e del cavallo della Murgia, affiancato da quello bovino e ovino. L'industria opera soprattutto nei settori alimentare, dell'abbigliamento, del mobile e dei materiali da costruzione. Una certa importanza ha il turismo artistico e di villeggiatura estiva.

Curiosità e dintorni

Tra luglio e agosto si svolge il prestigioso Festival della Valle d'Itria, promosso dall'Accademia “Paolo Grassi” e dedicato alla valorizzazione di opere liriche inedite o poco note. Nei dintorni sorgono alcune masserie; nella settecentesca masseria Russoli, circondata da mandorli e corbezzoli (russoli in dialetto), si trova un allevamento della rinomata razza asinina pura di Martina Franca, minacciata di estinzione. Il Parco delle Pianelle, che si estende per 600 ettari, ospita un'ampia varietà di uccelli, come l'upupa e lo sparviero, e di specie botaniche, tra cui molto diffuse sono le orchidee selvatiche.

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