comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (44 km), 553 m s.m., 293,96 km², 11.186 ab. (mazzarinesi), patrono: Maria Santissima del Mazzaro (terza domenica di settembre).

Generalità

Centro posto nella regione collinare a E del fiume Salso, situato su un breve altopiano che digrada un poco verso S; verso N invece si apre un ampio panorama sulla valle del torrente Braemi.

Storia

Ha origini medievali (sec. XIII), sebbene sia identificato da alcuni con l'antica Maktorium. Sotto la signoria dei Branciforte (1324-1812), si accrebbe accogliendo gli abitanti del vicino borgo di Grassuliato e conobbe un notevole sviluppo, soprattutto con Carlo Maria Carafa Branciforte (1676-95), erudito e mecenate, che lo dotò di un impianto urbanistico barocco e lo arricchì di numerose chiese e palazzi signorili.

Arte

Imponente architettura barocca ha la chiesa madre, dedicata a Santa Maria della Neve (sec. XVIII) e preceduta da una scenografica scalinata, mentre solo una parte rimane del grandioso palazzo Branciforte (sec. XVI e più volte rimaneggiato), costruito di fronte. Pregevoli dipinti di Filippo Paladino (sec. XVI) sono conservati nelle chiese barocche dell'Immacolata e di San Domenico. La chiesa e il complesso dei Carmelitani custodiscono le tombe (sec. XV-XVI) della famiglia Branciforte, mentre la quattrocentesca chiesa di Santa Maria del Gesù ospita il sepolcro marmoreo di Carlo Maria Carafa Branciforte. Nella parte orientale dell'abitato sorge il santuario di Maria Santissima del Mazzaro che, edificato tra i sec. XVIII e XIX su un precedente luogo di culto, conserva la venerata icona della Madonna delle Grazie o del Mazzaro (sec. XII).

Economia

L'agricoltura, che produce olive, uva da vino (riesi e cerasuolo di Vittoria DOC), cereali, ortaggi, legumi, agrumi e mandorle, e l'allevamento ovino sono collegati a piccole aziende di trasformazione come mulini, caseifici, oleifici e stabilimenti vinicoli. È attiva una cava di pietra, mentre laboratori artigianali operano nei settori del legno e dell'abbigliamento.

Dintorni

A N del paese, su un poggio isolato, sussistono i ruderi del castello feudale (sec. XII-XV). In contrada Sofiana, a E di Mazzarino, dove sorgeva la statio romana di Philosophiana, sono venuti alla luce resti di un edificio termale e di una basilica bizantina a tre navate, nonché una necropoli (sec. I-VII).

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