Melilli

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comune del Libero Consorzio Comunale di Siracusa (22 km), 310 m s.m., 136,08 km², 13.345 ab. (melillesi), patrono: san Sebastiano (3 e 4 maggio).

Centro situato alle falde orientali dei monti Iblei, su una collina da cui si gode un'ampia vista sul golfo di Augusta. Separate dal territorio comunale, in posizione di exclave, sulla costa ionica, si trovano le frazioni Marina di Melilli e San Focà. Formatosi intorno a un castello, già nella prima metà del sec. XII fu compreso nella contea di Augusta, di cui seguì le vicende fino al sec. XV. Fu poi feudo, tra gli altri, dei Moncada. Fu quasi interamente distrutto dai terremoti del 1542 e del 1693 e dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Fu noto in passato per la produzione del “miele ibleo” (da cui il toponimo).§ L'abitato ha conservato l'impianto medievale, su cui si sono inseriti elementi architettonici barocchi. La chiesa di San Sebastiano fu eretta nel 1751 su un'ampia piazza porticata; conserva notevoli affreschi di Olivio Sozzi, tele di Francesco Gramignani e, sull'altare maggiore, un paliotto marmoreo con un rilievo di Ignazio Marabitti (Deposizione di San Sebastiano). La chiesa madre (sec. XVIII), dedicata a San Nicolò, presenta un notevole soffitto dove sono inserite tele di O. Sozzi (1762) con il Trionfo della Fede. Nei pressi del paese sono state scoperte numerose necropoli preistoriche.§ Paese tradizionalmente agricolo (cereali, ortaggi, frutta e foraggi), conta su industrie che operano nei settori meccanico e dei materiali da costruzione. È diffuso l'allevamento ovino e bovino.

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