Mercadante, Savèrio

compositore italiano (Altamura 1795-Napoli 1870). Studiò al reale collegio di musica di San Sebastiano a Napoli ed esordì al San Carlo con il ballo comico Il servo balordo (1818). Dal 1833 al 1840 fu maestro di cappella del duomo di Novara e scrisse i suoi melodrammi più importanti, tra cui I briganti (1836), Il giuramento (1837), Le due illustri rivali (1838), Il bravo (1839), La vestale (1840). Nel 1848 divenne direttore del Conservatorio di S. Pietro a Maiella di Napoli, carica che conservò sino alla morte, sebbene nel 1862 fosse diventato completamente cieco. Seguace di Rossini, compose più di 50 opere, rappresentate con successo anche all'estero, che si segnalano per la cura dell'orchestrazione e dell'armonia e che preannunciano l'intensità drammatica del melodramma di Verdi. Scrisse inoltre varia musica sacra, tra cui 20 Messe, composizioni sinfoniche (tra cui la Sinfonia Garibaldi), cantate, varia musica da camera. Dimenticato all'apparire delle prime opere verdiane, è stato successivamente rivalutato dalla critica.

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