Nàpoli, ovvéro il pescatóre e la sua spòsa

(titolo originale danese: Napoli, eller Fiskeren og hans Brud). Balletto in tre atti. Libretto e coreografia di August Bournonville; musiche di Holger Simon Paulli, Edvard Helsted, Niels Wilhelm Gade, Hans Christian Lumbye. Prima rappresentazione al Teatro Reale di Copenaghen il 29 marzo 1842. Interpreti principali: August Bournonville (Gennaro), Caroline Fjeldsted (Teresina). Due sposi promessi, Gennaro e Teresina, sono separati dalla tempesta durante una gita in barca. Teresina, creduta annegata, è tratta in salvo sul fondo della Grotta Azzurra e trasformata in Nereide dal Mago Golfo. Partito alla ricerca di Teresina, Gennaro, per intercessione della Vergine, la ritrova e la porta con sé. I due innamorati, alfine riuniti, possono celebrare le nozze e lo scampato pericolo con un pellegrinaggio di ringraziamento al santuario di Monte Vergine. Il balletto, tuttora nel repertorio del Balletto Reale Danese a Copenaghen, ha goduto, fin dalla sua creazione, di una ininterrotta popolarità e ha raggiunto fama internazionale dopo la “riscoperta” del repertorio bournonvilliano negli anni Cinquanta, allestito, in forma sintetica o completa, o come semplice divertissement tratto dal terzo atto, da diverse compagnie in tutto il mondo. Il primo allestimento completo del balletto, in Italia, è andato in scena proprio a Napoli, al Teatro San Carlo, il 9 dicembre 1988, in una ripresa, con alcuni ampliamenti, di Peter Schaufuss, protagonista, nel ruolo di Gennaro, accanto a Elisabetta Terabust (Teresina).

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