Nabû

dio mesopotamico tra i più frequentemente ricordati nei testi, venerato soprattutto in Babilonia sia nel periodo antico sia nel recente. In Assiria aveva centri di culto a Ninive e a Kalkhu. Era considerato lo scriba delle tavole dei destini e pertanto connesso con la divinazione. A questa funzione di “annunciatore” dei destini alluderebbe il suo nome. Nel pantheon mesopotamico è inquadrato come figlio del dio Marduk e della dea Sarpanitu; ha per sposa la dea Tasmetu insieme alla quale era venerato a Borsippa nel tempio Ezida. Altre sue paredre erano le dee Nanâ e Nisaba, quest'ultima connessa con l'agricoltura. Astrologicamente era connesso con il pianeta Mercurio che portava il suo nome. Rappresentano forse Nabû quattro statue dei sec. IX-VIII a. C., provenienti da Kalkhu (due sono al British Museum di Londra), che non hanno però lo stile della tavoletta scrittoria che sembra essere l'attributo peculiare del dio.

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