Nagibin, Jurij Markovič

scrittore e sceneggiatore cinematografico russo (Mosca, 1920-1994). Partecipò alla seconda guerra mondiale e la descrisse nei suoi primi racconti (L'uomo dal fronte, 1943; Un grande cuore). Pubblicò Un granello di vita (1948), La quercia invernale (1955), Pavlik (1960), L'inseguimento (1963), L'ospite notturno (1966), I vicoli della mia infanzia (1971), Il colmo della fortuna (1975), L'isola dell'amore (1977), sviluppando l'indirizzo lirico iniziato da K. Paustovskij e schierandosi contro “l'ignoranza del cuore”, cioè la durezza d'animo e la meschinità. Frequentata la facoltà di sceneggiatura all'Istituto del Cinema di Mosca, convertì alcuni suoi testi in film (Difficile felicità, 1958; Il presidente, 1963; L'inseguimento, 1966), collaborando inoltre con A. Kurosawa per Dersu Uzala (1975). Collaboratore attivo di molte riviste, ha poi pubblicato L'ultima corrida di Hemingway (1986), Alzati e cammina (1987), Il principe della musica (1988), L’isola della ribellione (1992). Postume sono state pubblicate: Il buio in fondo al tunnel (1994), La mia suocera d’oro (1994), Dafni e Cloe dell’epoca del culto della personalità, del volontarismo e della stagnazione (1994) e Diario (1995). Quest'ultima suscitò clamore per alcune considerazioni inaspettate riguardanti molti scrittori, registi, attori, pittori sovietici che l'autore conobbe nel corso della vita.

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