Narasimha Rao

uomo politico indiano (Karimnagar, Andhra Pradesh, 1921-New Delhi 2004). Membro del Congresso Nazionale Indiano, più volte ministro, in particolare responsabile degli Esteri nel 1980-85 e 1988-90, in seguito all'assassinio di Rajiv Gandhi (maggio 1991) diveniva leader del partito. Nelle successive elezioni di giugno il Congresso Nazionale Indiano otteneva la maggioranza relativa e Narasimha Rao veniva nominato primo ministro inaugurando una politica di risanamento economico basata sull'apertura ai capitali stranieri e sul taglio delle spese pubbliche. Convintosi dell'opportunità di avviare un programma di modernizzazione dell'India basato sulla liberalizzazione dell'economia, incontrava serie resistenze in particolare sul terreno della trasparenza, per le accuse di corruzione mosse dall'opposizione e da alcune componenti del Congresso Indiano al suo governo. Costretto a rimuovere alcuni ministri, Narasimha Rao non riusciva, comunque, a impedire una scissione interna al partito con un conseguente ulteriore indebolimento elettorale. Una situazione confermata dal risultato della consultazione svoltasi nel 1996 dalla quale Narasimha Rao, nonostante alcuni positivi risultati conseguiti in campo economico, usciva sconfitto ed era sostituito nella carica di premier da Deve Godwa del Terzo Fronte. Nell'ottobre del 2000 l'ex premier veniva implicato in un procedimento giudiziario perché accusato di aver corrotto alcuni deputati dell'opposizione per ottenere, nel 1993, il loro voto su una mozione di fiducia.

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