Nussbaum, Martha

filosofa e accademica statunitense (New York 1947). Dopo il conseguimento del Bachelor of Arts alla New York University (1969) si dedica agli studi filosofici all’Università di Harvard, dove nel 1975 consegue il dottorato come allieva del filosofo Gwilym Ellis Lane Owen. Studiosa di filosofia antica e di filosofia analitica, insegna per qualche tempo alla Brown University, quindi nel 1994 assume la cattedra di Diritto ed Etica alla University of Chicago Law School. Ottiene visibilità internazionale con il volume The fragility of goodness: luck and ethics in Greek tragedy and philosophy (1986; La fragilità del bene: fortuna ed etica nella tragedia e nella filosofia greca) che si inserisce nel dibattito sull’azione etica e politica, riconoscendo nella vulnerabilità umana la chiave per la realizzazione del bene per gli uomini. A partire dalla seconda metà degli anni ’90 è al centro del dibattito accademico e giornalistico sull’etica sociale, le disuguaglianze, il femminismo e la globalizzazione. Tra le sue principali opere si ricordano: Cultivating Humanity (1997; Coltivare l'umanità), Sex and social justice (1998), Women and human development: the capabilities approach (2000; Diventare persone: donne e universalità dei diritti), Upheavals of Thought: The Intelligence of Emotions (2001; L'intelligenza delle emozioni), Hiding From Humanity: Disgust, Shame, and the Law (2004; Nascondere l'umanità. Il disgusto, la vergogna, la legge).

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