Padre nòstro

(nell'uso comune per lo più padrenòstro o paternòstro), vocazione con cui s'inizia la principale preghiera cristiana. Come sm., la preghiera stessa: recitare un padre nostro per penitenza; sapere una cosa come il padre nostro, conoscerla perfettamente. § Preghiera per eccellenza, modello di ogni preghiera cristiana, insegnata direttamente da Gesù ai discepoli, il Padre nostro si divide in due parti, con tre invocazioni nella prima e quattro nella seconda: le prime tre riguardano Dio: “Sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà”, le altre quattro i bisogni dell'uomo: “dacci il pane quotidiano; rimetti a noi i nostri debiti; non permettere che soccombiamo alla tentazione; liberaci dal male”. Già presente nella Didachè, che ne raccomanda la recita tre volte al giorno, ha sempre avuto un posto di primo piano nelle catechesi battesimali e veniva consegnato in un rito solenne ai catecumeni prossimi al battesimo. Si trova in tutti i riti della Chiesa, soprattutto nell'Uffizio divino, a Lodi, a Vespro e nella Messa, ove è la preghiera di preparazione alla comunione. Nel 2002 la Conferenza Episcopale italiana ha approvato alcune modifiche al testo: "non permettere che soccombiamo alla tentazione" è stato modificato in "e non abbandonarci alla tentazione" ed è stato aggiunto un anche alla frase "rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori".

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