Passuth, László

scrittore ungherese (Kolozsvár 1901-Budapest 1979). Esordì alla fine degli anni Venti del Novecento con un romanzo storico, Eurasia. Oltre ad altre opere dello stesso filone (Il dio della pioggia piange, 1947; Roma fu sepolta a Ravenna, 1965), coltivò il ritratto storico (Giovanna di Napoli, trad. it. La rosa d'oro, 1942), la biografia romanzata (Velázquez, 1971) e un genere tutto suo in cui fatti d'arte e di cultura sono rivissuti in un vasto affresco di ambientazione storica: Il castello lombardo (1941; trad. it. I sette quadri), Lagune (1972). Esperienze personali occorsegli tra il 1939 e il 1946 gli ispirarono i romanzi Ricordo e continuazione (1975) e Graffiti (1978), notevoli per raffinatezza di stile.

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