Perec, Georges

romanziere e poeta francese (Parigi 1936-1982). Dopo gli studi letterari nelle università di Parigi e di Tunisi, lavorò come documentarista presso il CNRS francese, concentrando in pari tempo le sue ricerche sui problemi formali della scrittura, considerando l'opera quale libera creazione gratuita e reagendo al consumismo del libro cosiddetto culturale, teoria esemplificata nel primo romanzo, Les choses (1965). Proseguì poi le sue sperimentazioni cercando tecniche espressive originali e spettacolari, quali l'uso della sola seconda persona del singolare in Un homme qui dort (1967), la rinuncia alla lettera “e” nel romanzo lipogrammatico La disparition (1969) e l'impiego delle sole vocali nel “dramma alfabetico” realizzato nella sua qualità di “matematico dello stile” nell'ambito dell'OULIPO, mentre colpisce il virtuosismo delle concatenazioni nel macchinoso racconto La vie: mode d'emploi (1978). Postumo è apparso 53 jours (1989). Per il teatro, ha scritto L'augmentation (1981) e La poche Parmentier (1981).

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