Petica, Stefan

poeta romeno (Bucesti 1877-1904). Figlio di piccoli agricoltori moldavi, venuto a Bucarest per gli studi universitari, interessato anche a problemi di sociologia, scoprì nel cenacolo di Macedonski la poesia francese decadente: da Laforgue a Verlaine, da Jammes a Rimbaud. Nei cicli dal titolo significativo (Fanciulla in bianco, Quando i violini tacquero, La morte dei sogni, 1902) come nel Canto d'autunno (1909), ne reinterpretò temi e forme, attraverso la sua sensibilità di malato di tisi, in modalità delicate. Fu il primo poeta romeno a dichiararsi “simbolista”.

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