Petipa, Marius

ballerino e coreografo francese (Marsiglia 1818-Gurzuf, Crimea, 1910), fratello più giovane di Lucien e come lui allievo del padre, si perfezionò successivamente con A. Vestris e, in Spagna, apprese la danza spagnola. Fu anch'egli ottimo ballerino ma, pur impegnato a danzare con successo in tutt'Europa, si dedicò ben presto alla coreografia. Debuttò come coreografo a Nantes, dov'era primo ballerino, nel 1838, con Le droit du Seigneur, La petite bohémienne e La noce à Nantes. Primo ballerino a Parigi nel 1847 e a San Pietroburgo in quello stesso anno, apparve al Teatro Bolšoj dal 1847 al 1880 e fu poi attivo al Teatro Mariinskij cominciando a operare come assistente alla coreografia (fu per breve tempo anche assistente di J. Perrot) intervenendo, per esempio, con alcuni rimaneggiamenti (1850) nel II atto di Giselle (che sarà poi da lui interamente rivisto per l'allestimento del 1884). La sua prima creazione in Russia è del 1855, La stella di Granada. In teatro la sua carriera procedette con una certa lentezza e solo nel 1862 egli ottenne la nomina a primo maître de ballet, cogliendo anche, in quello stesso anno, il suo primo grande successo con La figlia del Faraone. Da allora e progressivamente egli instaurò una sorta di dominio incontrastato sulla produzione del Mariinskij, producendo oltre cinquanta balletti fra cui Don Chisciotte(1869), La bella addormentata (1890), Schiaccianoci (1892, da lui approntato ma poi coreografato da Ivanov), Cenerentola (1893, con Cecchetti e Ivanov), Il lago dei cigni (1895, con Ivanov), I milioni di Arlecchino (1900, anche noto con il titolo Harlequinade). Operò anche molte riprese di successi del suo tempo (fra cui Corsaire, Paquita, Coppélia, La Esmeralda, La Sylphide). Buona parte dei balletti da lui composti, scrupolosamente pianificati, sorretti da approfondite ricerche sui diversi argomenti, dettagliatamente articolati dall'autore in limpide strutture coreografiche tali da dettare i criteri di lavoro anche al musicista e allo scenografo, sono considerati classici del repertorio ballettistico internazionale. Costantemente riprodotti dalla loro creazione a oggi, pur se nel tempo ampiamente rimaneggiati, costituiscono tuttora un modello insuperato della tradizione franco-russa del balletto. Prima moglie di Marius fu la danzatrice russa Marja Sergeevna Surovšikova Petipa (San Pietroburgo 1836-Novočerkassk 1882), dalla quale egli divorziò nel 1869; la figlia, Marja Marusovna (Marie) (San Pietroburgo 1857-Parigi 1930), fu allieva del padre e di C. Johannson. Apprezzata ballerina di carattere, fu la prima interprete del personaggio della Fata dei Lillà ne La bella addormentata (1890).

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