Pichette, Henri

poeta e autore teatrale francese (Châteauroux 1924-Parigi 2000). Partito con Apoèmes (1946) da un lirismo ardente ispirato a Lautréamont e Rimbaud, ha poi cercato di dare alla sua arte dimensioni cosmiche e politiche in accordo con i tempi, usando la poesia come arma di trasformazione del mondo: Le point vélique (1952), Les revendications (1957), Le tombeau de Gérard Philipe (1962), Dents de lait, dents de loup (1962). Nel teatro ha recato una volontà di sperimentazione più che altro verbale e insieme una sorta di messianesimo lirico-tragico, legato a una tematica ambiziosa e a una nobile coscienza sociale, ma approdante a risultati di dubbia consistenza drammatica (Les épiphanies, 1947; Nucléa, 1952, sul pericolo atomico, allestito da G. Philipe al Théâtre National Populaire). Le sue ascendenze canadesi lo portarono a recarsi nel Québec per una militanza a favore dell'indipendenza di questa provincia francofona e a pubblicare Odes à la neige (1967), prima del rientro in Francia. La sua ultima “fatica” poetica è stata Odes à chacun (1988), raccolta in cui si avverte una meditazione appassionata in un linguaggio ricco di sensualità.

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