Pingaud, Bernard

romanziere e saggista francese (Parigi 1923). Ha fatto parte del comitato di redazione di Lettres nouvelles e collabora a importanti periodici. Dopo un esordio nella più pura tradizione del romanzo psicologico (Mon beau navire, 1946; L'amour triste, 1950), ha allargato il suo orizzonte a forme narrative più originali che lo avvicinano a certi esponenti del Nouveau Roman: Le prisonnier (1958), La scène primitive (1965), L'imparfait (1973). Oltre ad alcuni studi su Madame de La Fayette (1959), ha raccolto in Inventaire (1965) saggi dedicati ai problemi dell'arte e della creazione letteraria, rivelando in L'expérience romanesque (1983) i legami tra analisi freudiana e scrittura. L'influenza di Sartre e del Nouveau Roman è presente anche in Adieu Kafka (1989), romanzo in forma di dialogo sul rapporto tra l'autore e l'opera. Con Bartoldi, le comédien (1996), rende omaggio al teatro e fa un quadro della vita a Parigi tra il 1940 e il 1970 mentre nel 2002 ha scritto Au nom du frère.

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