Plūduonis, Vilis

pseudonimo del poeta lettone V. Lejenieks (presso Bauska 1874-Riga 1940). Pur legato all'individualismo neoromantico, soprattutto agli esordi (I primi accordi, 1895) si accostò alle idee progressiste della Corrente Nuova (Due mondi, 1899; Verso la lontananza assoluta, 1911). Lirico di squisita sensibilità e di raffinata eleganza formale, predilesse il tono elegiaco (Requiem, 1899; Il figlio della vedova, 1900). Il dramma della I guerra mondiale riecheggia nei versi di Vita dolorosa (1919) e di Dalla notte al mattino (1912). Di ispirazione patriottica o religiosa sono le sue ultime poesie (Risuoni un canto orgoglioso, 1934; Vivrai eterna, o Lettonia, 1934; Ciò che mormorano le palme della Palestina, 1937).

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