Popovici, Titus

romanziere romeno (Oradea 1930-Tulcea 1994). È noto per i romanzi Lo straniero (1955) e La sete (1958). Il primo, ambientato in Transilvania, affronta il momento dell'instaurazione del comunismo attraverso l'analisi della formazione del nuovo intellettuale, mentre il secondo (che ruota intorno alla riforma agraria del 1945) è invece incentrato sulla “sete” di terra, come nei romanzi di Rebreanu. Dedicatosi successivamente alle sceneggiature cinematografiche, Popovici torna alla letteratura con la novella La morte di Ipu (1970) e il lavoro teatrale Il potere e la verità (1973), in cui tratta dell'opposizione fra vecchi e nuovi comunisti. Dopo i rivolgimenti del 1989, ha cercato di prendere le distanze dalla sua stessa adesione al precedente regime politico con il romanzo La scatola da scarpe (1991).

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