Pornàssio

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comune in provincia di Imperia (38 km), 630 m s.m., 27,72 km², 653 ab. (pornassini), patrono: san Dalmazzo (5 dicembre).

Centro esteso sul versante sinistro dell'alta valle del torrente Arroscia; sede comunale è San Luigi. Il territorio, dove furono trovate tracce risalenti all'Età del Ferro, fu feudo dei Clavesana, possesso della Repubblica di Genova (1274) e feudo degli Scarella (1385). Per la posizione strategica sulla strada per il Piemonte, il castello fu a lungo conteso tra Genova e i Savoia, ai quali pervenne nel 1735.§ In località Villa, la parrocchiale di San Dalmazzo, edificata nel sec. XV e ripresa in epoca barocca, conserva tracce della fabbrica originaria (sec. XII) nelle decorazioni esterne ad archetti e nelle colonne e nei capitelli interni; l'alto campanile è romanico, mentre il portale ogivale con architrave scolpito nel 1455 è in stile gotico e conserva nella lunetta un affresco coevo attribuito al Canavesio, autore anche del polittico interno (San Biagio). Il castello, molto rimaneggiato, conserva nell'ala a S la struttura medievale.§ Tipiche colture locali sono la vite (con una buona produzione di ormeasco) e l'olivo; diffuso è anche l'allevamento del bestiame. È centro di villeggiatura estiva e invernale (in particolare, i pendii del colle di Nava sono sfruttati per gli sport invernali). Sono attive imprese nei settori elettrico e dell'imbottigliamento (acque minerali).

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