Qimchì

famiglia ebraica di origine spagnola. Capostipite fu Yosef (Andalusia 1105-Narbona 1170), poeta ed esegeta, tra le cui opere in versi si ricorda Il siclo del Santuario, rifacimento poetico in ebraico di un'opera etica attribuita a Ibn Gĕbīrōl. Poche le opere esegetiche conservateci. Scrisse un'opera di carattere apologetico, Il libro del Patto, importante perché costituisce una testimonianza delle condizioni in cui vivevano allora gli ebrei. Fu il primo dotto che trapiantò con successo la scienza arabo-giudaica nell'Europa cristiana. Il figlio Moshé (m. Narbona 1190) scrisse una grammatica scientifica dell'ebraico, Il cammino delle vie della conoscenza, che gettò le basi per lo studio sistematico di questa lingua; fu tradotta in latino da S. Münster. Tra le opere esegetiche, importanti sono i commenti ai libri biblici: Proverbi, Giobbe, Esdra e Neemìa. L'altro figlio, David (Narbona 1160-1235), redasse un'importante grammatica dell'ebraico, Compiutezza, e un vocabolario biblico, Libro delle radici. La sua fama è legata all'opera esegetica dei commenti biblici ai Salmi e ai Profeti.

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