Rìccia (Campobasso)

Indice

comune in provincia di Campobasso (32 km), 710 m s.m., 69,83 km², 5701 ab. (riccesi), patrono: sant’ Agostino (28 agosto).

Centro disposto ad anfiteatro su due colli boscosi, nella valle del torrente Succida. Le origini dell'abitato sono incerte, ma nel territorio sono stati rinvenuti reperti sannitici. Forse colonizzato nel sec. VII da gruppi di schiavoni (slavi), in età normanna e sveva fu possesso ecclesiastico. Nel sec. XIII Federico II lo infeudò ai Di Capua fino all'estinzione del casato (1792), quando tornò al demanio.§ Del castello medievale, devastato durante una sommossa popolare nel 1799 e colpito dal terremoto del 1805, restano una massiccia torre cilindrica e ruderi di mura e di un altro torrione. Le chiese trecentesche dell'Annunziata e dell'Assunta (più volte ampliata) conservano i pregevoli portali originari. Nella ex chiesa della Madonna delle Grazie (forse del sec. XI), con facciata rinascimentale in pietra, vi è, tra le tombe dei Di Capua, quella di Costanza di Chiaramonte, che, ripudiata dal re di Napoli Ladislao di Durazzo, sposò (fine sec. XIV) Andrea di Capua. Nei pressi della torre è il Magazeno, dal 1997 sede del Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari, che ospita oggetti di lavoro e di uso domestico.§ L'agricoltura produce cereali, uva, olive, ortaggi e foraggi per l'allevamento bovino. L'industria opera nei settori alimentare (salumi, latticini, carni, dolci), meccanico, dell'abbigliamento e dei prefabbricati. Notevole il turismo escursionistico e di villeggiatura estiva.

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