Rùstico di Filippo

poeta italiano (m. Firenze, tra il 1291 e il 1300). Di famiglia accesamente ghibellina, si affermò come rimatore dopo la battaglia di Montaperti (1260): Brunetto Latini gli dedicò il Favolello, mentre Francesco da Barberino lo condannò come detrattore delle donne. Di Rustico di Filippo restano 58 sonetti, dei quali 29 comprendono liriche auliche e cortesi, che svolgono in chiave di raffinata ma fredda eleganza la consueta casistica amorosa di tradizione siculo-toscana, e altri 29 anticipano, con il loro linguaggio violento e corposo, la poesia realistico-giocosa che culminerà in Cecco Angiolieri. Nei versi burleschi di Rustico di Filippo, contrastanti e complementari a quelli del dolce stilnovo, l'acutezza e l'ingegno servono a costruire vivaci e pungenti macchiette, che spesso però si risolvono in pura astuzia verbale.

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