Ramèsse II

faraone egiziano della XIX dinastia (m. ca. 1234 a.C.). Figlio di Seti I, gli succedette nel 1300 a. C. Fin dai primi anni di regno Ramesse II fu attento a sottolineare la legittimità della successione, portando a termine i templi iniziati dal padre e proclamandosene legittimo e designato erede, e a mostrare la propria sollecitudine verso il popolo. Nell'anno V o VI del suo regno si pone l'impresa più clamorosa (che sarà poi esaltata da un bollettino, un poema e una serie di grandiosi rilievi), ossia la vittoria sugli Ittiti a Qadesh sull'Oronte (ca. 1294 a. C.). In realtà più che di una vera vittoria militare sembra si sia trattato di una situazione salvata in extremis grazie al valore personale del giovane faraone e, in effetti, l'equilibrio tra i due contendenti rimase invariato, così da indurli, qualche anno dopo (anno XXI), a firmare un trattato di pace, suggellato poi dal matrimonio tra il faraone e una principessa ittita (anno XXXIV), di cui ci sono rimaste entrambe le redazioni. Il resto del suo lunghissimo regno trascorse in pace, in un'attività costruttiva che non ha eguali nella storia egiziana e di cui restano testimonianze grandiose in tutto l'Egitto e nella Nubia (i templi rupestri di Abu Simbel, il celebre Ramesseo a Tebe, ecc.). Ramesse II, oltre alla principessa ittita e a numerose concubine, ebbe almeno due “grandi spose”: Isitnofre e Nefertari Merenmut e i figli attestati sono 111 maschi e 51 femmine.

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