Ransmayr, Christoph

scrittore austriaco (Wels 1954). Laureatosi a Vienna in filosofia, si è segnalato con Die Schrecken des Eises und der Finsternis (1984; Gli orrori dei ghiacci), romanzo di mare ambientato nel 1872, che si trasforma in preciso quanto angosciante resoconto della ricerca del passaggio di Nord-Est tra Atlantico e Pacifico lungo la costa artica della Siberia. La grande popolarità è però giunta col romanzo successivo Die letzte Welt (1989; Il mondo estremo), storia di un uomo alla ricerca del poeta romano Publio Ovidio Nasone, esiliato sul Mar Nero e di cui si è persa traccia. Opera osannata dalla critica, rivela uno stile straordinariamente originale, creativo, carico della passione che l'atto del narrare porta con sé. Del 1997 è il romanzo Morbus Kitahara (Il mobo Kitahara). Le ricerche geografiche ritornano come tema dominante nell'opera Der fliegende Berg (2008; La montagna volante).

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