Rigolétto

melodramma in tre atti di G. Verdi su libretto di F. M. Piave, tratto da Le roi s'amuse (Il re si diverte) di V. Hugo, rappresentato per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia l'11 marzo 1851. La vicenda, ambientata nel sec. XVI, è incentrata sul personaggio di Rigoletto, deforme buffone di corte del duca di Mantova, e sul suo profondo affetto per la figlia Gilda. Quando questa viene sedotta dal duca, Rigoletto tenta di vendicarsi facendolo assassinare da un sicario, Sparafucile, ma la trama si ritorce contro la stessa Gilda che, innamorata del duca, si sostituisce a lui. In questa prima compiuta creazione della piena maturità verdiana (che fa parte, con Il trovatore e La traviata, della cosiddetta “trilogia popolare”) appare originalissima e vitale la delineazione drammatico-musicale del personaggio di Rigoletto, sul quale si concentra prevalentemente l'attenzione del compositore; di grande rilievo anche il ritratto di Sparafucile. Tra le pagine più celebri dell'opera si ricordano: Questa o quella per me pari sono; Cortigiani, vil razza dannata; Sì vendetta, tremenda vendetta; La donna è mobile.

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