Rošal, Grigorij Lvovič

regista cinematografico russo (Mosca 1899-1983). Esordì nel 1927 con I signori Skotinin da una commedia del Settecento, trattò in Salamandra (1928) il suicidio di un biologo materialista tedesco e dette in La notte di Pietroburgo (1933, titolo italiano La tragedia di Jegor), ispirandosi a Dostoevskij, una prima sintesi, attraverso la figura emblematica di un violinista di genio, del tema artista-popolo, più tardi riproposto non senza accademismo ma con grande serietà in Musorgskij (1951) e nel successivo Rimskij-Korsakov (1953). Spaziò in diversi generi, prediligendo lo storico e il letterario, ma in quello biografico offrì un modello esemplare con L'accademico Ivan Pavlov (1949), in cui l'impegno scientifico lo pose al riparo dagli schematismi trionfalistici. A Marx dedicò nel 1966 Un anno come una vita.

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