Robécco d'Òglio

Indice

comune in provincia di Cremona (15 km), 48 m s.m., 18,07 km², 2245 ab. (robecchesi), patrono: san Biagio (3 febbraio).

Centro posto presso la confluenza del fiume Strone nell'Oglio. Di origine romana, nel Medioevo fu munito di castello e, per la sua posizione strategica, a lungo conteso tra Cremona e Brescia. Nella prima metà del sec. XV subì le occupazioni di Cabrino Fondulo, dei Malatesta, dei veneziani e dei Visconti; passò agli Sforza che lo infeudarono ai Del Maino nel 1525.§ Nell'ambiente fluviale sorgono alcune ville rustiche: la settecentesca villa Barni, dall'impianto architettonico articolato, contiene affreschi attribuiti ad Angelo Borroni; villa Visconti, ottocentesca, ha nella facciata decorazioni in cotto, mentre villa Grasselli mostra nella struttura la commistione tra la storica funzione di cascina ed elementi forse derivanti da un castello.§ L'economia è in prevalenza agricola, con colture di cereali, ortaggi e foraggi per l'allevamento bovino; è praticata l'avicoltura. L'industria è presente nei settori metallurgico (impianti, macchine utensili e carpenterie), tessile, alimentare (salumi e lavorazione di carni) e degli imballaggi.

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