Rouaud, Jean

scrittore francese (Campbon 1952). Si è rivelato nel 1990 con Les champs d’honneurs (I campi della gloria), romanzo crepuscolare e autobiografico sulla vita quotidiana di una famiglia della provincia francese, vincitore del premio Goncourt. Autore dallo stile accurato, dall'elevata sensibilità nell'analisi dei personaggi, ha spesso rappresentato vicende di profondo impatto emotivo, senza scivolare però nella retorica e nel sentimentalismo. Dopo il romanzo Des hommes illustres (1993; trad. it. Fermi così), su suo padre Joseph, e Pour vos cadeaux (1998; Per i vostri regali), incentrato invece sulla figura della madre, ha pubblicato Le monde à peu près (1998; Un mondo pressappoco), profilo anch'esso autobiografico sulle difficoltà psicologiche di un adolescente alle prese con un handicap alla vista e sulle sue successive esperienze di vita, dalle prime relazioni sentimentali alle manifestazioni studentesche del Sessantotto francese. Sempre legati a tematiche autobiografiche e familiari sono i romanzi Lista di nozze (1998), Sur la scène comme au ciel (1999), Comment gagner sa vie honnêtement (2011), Une façon de chanter (2012), Un peu la guerre (2014) e Être un écrivain (2015). Didicati invece ad altri temi sono i romanzi Le Paléo-circus (1998), La Désincarnation (2001), Régional et drôle (2001), L'Invention de l'auteur (2004), L'Imitation du bonheur (2006), La Fiancée juive (2008), La Femme promise (2009), Évangile (selon moi) (2010), Éclats de 14 (2014). Per qianto riguarda la produzione saggistica ricordiamo Cadou Loire-Intérieure (1999), Les Corps infinis (2001), Préhistoires (2007), Souvenirs de mon oncle (2009), Manifestation de notre désintérêt (2013), Misère du roman (2015), Tout paradis n’est pas perdu (2016) e La Splendeur escamotée de frère Cheval ou Le Secret des grottes ornées (2018). 

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